Seconda domenica di Avvento

PREPARATE

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 3, 1-12)

“Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”

#parolecheparlano

_“voci nella testa, voci contro il tempo_

_che riempiono la vita restando nel silenzio”_

Ascoltare è una delle imprese più ardue che si presentano al giorno di oggi: gente che blatera senza dire niente; gente che ha tanto da dire, ma ha paura di farsi avanti; gente che fa un rumore immenso, ma non esiste più.

_“voci che non sento più_

_voci che sai solo tu”_

e poi c’è la sfida più difficile di tutte: riuscire ad ascoltare noi stessi.

Blaise Pascal diceva: “il silenzio degli spazi infiniti mi spaventa”: l’uomo ha timore di rimanere solo con se stesso poiché è nel silenzio che nascono i più contorti interrogativi. Essi spesso e volentieri hanno risposte che non vorremmo sapere.

C’è solo una persona che ci può salvare da questa condizione e si trova all’interno di noi: si chiama Signore Gesù.

Egli è la nostra ancora di salvezza e noi dobbiamo solo prepararci al fine di essere pronti per ascoltare la sua parola.

_“Manca la tua voce sai,_

_mama don’t cry_

_mama don’t cry”_

 Beatrice, 17 anni

#parlamidiLui

Questa chiamata a preparare la via del Signore risuona in me su due frequenze diverse, una più spirituale, l’altra molto terrena, concreta.

La prima sta nella bellezza di essere testimone, senza la pretesa di insegnare ma con l’umiltà e la gioia di portare la parola di Dio nel mondo… essere anch’io voce che grida nel deserto.

La seconda è una chiamata all’impegno; “così in terra, come in cielo” avrebbe detto Don Gallo, l’impegno a costruire un regno di amore, pace e giustizia già sulla terra. È un’utopia, come l’orizzonte che ogni dieci passi si sposta anch’esso dieci passi più avanti e sembra irraggiungibile. Ma il bello è che stiamo camminando e l’utopia si realizza strada facendo!

E allora forse queste due dimensioni non sono davvero separate. “Camminiamo con i piedi per terra e gli occhi rivolti al cielo”. Significa mettersi sulla Strada in essenzialità, come i viandanti e vivere il Vangelo in questo mondo ammaccato… insomma vivere la vita da Rover, da Scolta!

Matteo, 23 anni

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