La strada che, a Pisa, all’interno del Parco di San Rossore collega le Cascine Vecchie alle Cascine Nuove, dal 5 settembre è diventata il Viale delle Aquile Randagie. In continuità simbolica con i giovani coraggiosi del passato, che hanno saputo sfidare il regime fascista mettendo a rischio la propria vita, arriviamo fino ai Rover e alle Scolte della Route nazionale che raccolgono il testimone lasciato loro direttamente da una delle Aquile presente all’evento.
Giampaolo Mora, classe 1928, ha voluto condividere la sua esperienza con i molti scout presenti alla cerimonia, ricordando la figura di Giulio Uccellini, detto Kelly, il fulcro delle Aquile Randagie, e raccontando alcuni episodi della sua vita nella Giungla Silente.
Durante il convegno “I giovani e il coraggio: dalle Aquile Randagie alla Route nazionale” di fronte ad una Sala Gronchi gremita, si sono avvicendati il sindaco e il vice sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e Paolo Ghezzi, il presidente della Fondazione “A.Ghetti – Baden”, Agostino Migone, gli incaricati nazionali per la branca Rover e Scolte, Elena Bonetti e Sergio Bottiglioni, ed Edoardo Sozzi, rover di Pisa, affrontando il tema del coraggio attraverso l’esperienza del passato fino ad arrivare alla Route nazionale.
Un momento intenso, di riflessione e di approfondimento per capire il passato per affrontare il futuro con coraggio, sempre “fedeli e ribelli” come furono le Aquile Randagie.
Al termine del convegno Giampaolo Mora, insieme al sindaco di Pisa ha scoperto la targa e il pannello all’inizio del viale, un impegno per ogni scout a mettere in atto azioni di coraggio per rendere il mondo un po’ migliore di così.
Testo e foto di Gianluca Ermanno
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