Il manuale che vi accingete a sfogliare è il prodotto di un percorso: potremmo definirlo come il frutto di un’esperienza di strada.
Affonda le sue radici e motivazioni nell’articolato processo di rilettura della metodologia di Branca R/S e di revisione del regolamento metodologico che ha impegnato l’Associazione negli ultimi anni.
Si è preso il tempo di una gestazione lunga, utile all’ascolto, alla formulazione di pensieri nuovi e alla rielaborazione degli stessi; a leggere reazioni, far sedimentare riflessioni, considerare lo sviluppo dei processi attivati; generare proposte diverse e nuove piste di sperimentazione educativa.
Si è alimentato della condivisione di esperienze concrete, di cui la route nazionale 2014 ha costituito il punto di più alto coinvolgimento, che ci hanno consentito, su tutto il territorio nazionale, di porci le stesse domande, disegnare comuni orizzonti e interrogarci sull’efficacia della nostra proposta educativa e sulla sua capacità di conservarsi attuale e profetica per il tempo presente.
Soprattutto ci piace pensarlo come eredità di un processo collettivo.
Ha preso forma interrogando i capi della Branca a partire dalla rilettura di esperienze comuni e sollecitando l’espressione del loro pensiero all’interno di laboratori regionali, perseguendo quella logica del vedere-giudicare-agire che anima i nostri processi esperienziali.
Ce lo consegniamo come traccia di un percorso compiuto e come strumento per decodificare le potenzialità e opportunità offerte dal nostro metodo educativo, un metodo che trova forza nella misura in cui lo sappiamo rileggere criticamente, ponendo il cuore della nostra attenzione, sempre, sui rover e sulle scolte e quindi sul senso del nostro agire educativo.
Resta, infine, uno strumento dinamico che, quasi fosse un punto della strada, disegna lo scenario attuale del cammino del roverismo/scoltismo in AGESCI proiettandolo nel futuro, ma che è
già destinato a essere superato nel momento in cui nuove esigenze emergeranno sul piano della riflessione metodologica e pedagogica.
Non vi troverete, come si usa dire in questi casi, indicazioni sulle cose da fare o non fare o la definizione di rigidi protocolli operativi, bensì un racconto delle possibilità offerte dal metodo di Branca e degli spazi operativi che si aprono quando ce ne serviamo con attenzione e fantasia.
Lo scautismo resta un gioco semplice, fatto di strada, di comunità,
di servizio; un gioco fatto di esperienze che assumono tratti definiti grazie allo stile, alle suggestioni, agli strumenti tipici della Branca.
A partire da questa base condivisa, attraverso il manuale ci limitiamo a rivolgere un invito a modellare il nostro sguardo di capi, cogliendo quelle potenzialità offerte dalla tradizione e dalla novità della proposta R/S che potranno alimentare e sostenere intenzionalità e progettualità del nostro agire educativo.
Buona lettura e buona strada!
Giorgia Sist, Sergio Bottiglioni e don Luca Meacci
Incaricati e Assistente ecclesiastico nazionali alla Branca R/S
Qui il manuale completo