Rovernet/Venturnet 2016 a Roma

Si è appena conclusa l’edizione 2016 del Rovernet/Venturnet.

Dal 1 al 4 dicembre Roma ha infatti ospitato circa 40 capi provenienti da tutta Europa per prendere parte all’evento organizzato da WOSM regione Europa rivolto ai rappresentanti della branca rover e scolte delle associazioni e organizzazioni scout europee.

Si è trattato di un tempo di confronto, gioco, racconto, conoscenza e condivisione per mettere in rete i percorsi educativi delle diverse associazioni. Rovernet/Venturnet è stato dunque occasione per riflettere sulla figura dei rover e scolte nelle diverse realtà europee e sul ruolo e gli strumenti del capo di Branca R/S; è stato opportunità per scoprire come le altre associazioni nazionali affrontino e si impegnino in determinate prassi e priorità educative, aldilà delle differenze strutturali – spesso molto evidenti – tra le diverse realtà.

L’evento è stato, inoltre, utile a comprendere quali ricadute e potenzialità possa avere anche per AGESCI il programma regionale di WOSM e affrontare tematiche di ampio respiro su urgenze spesso condivise nei nostri territori nazionali.

Ricorrente il pensiero e il confronto sul tema dei migranti e dei rifugiati: l’evento è stata opportunità per AGESCI per raccontare la propria sensibilità e attenzione al tema.

In uno spazio dedicato alla condivisione di esperienze associative significative si è dato racconto dell’evento “da Lampedusa al Brennero”, nonché delle diverse iniziative che le regioni italiane stanno mettendo in atto con i rover e le scolte per fronteggiare condizioni di emergenza o percorsi di accoglienza dei migranti. L’emergenza della nostra realtà territoriale, le potenzialità educative e di cittadinanza attiva e i percorsi in atto hanno suscitato grande curiosità e interesse, in particolar modo tra gli Stati europei che condividono l’emergenza in corso.

Gli spazi di confronto e la maggiore conoscenza delle iniziative delle altre associazioni ha permesso di rileggere la nostra esperienza come parte di un processo di respiro ancora più ampio e di intravedere possibili sinergie nella costruzione di percorsi di educazione alla mondialità e alla pace.